Stagione apistica??? Da dimenticare…un disastro!!!!!
- Iniziata già in modo anomalo con primavera anticipata di quasi un mese, cielo terso e temperature notevolmente sopra la media hanno stimolato le piante alla produzione di polline e in parte di nettare, tale situazione ha comportato il fatto che le api , che solitamente in questo periodo effettuano i voli di purificazione, hanno iniziato le importazioni con l’inizio della deposizione da parte della regina, ciò si evidenziava dalla presenza di 3 – 4 telai di covata sulla maggior parte delle famiglie con relativo aumento del consumo delle scorte invernali.
- Tale situazione si è protratta fino a metà aprile con fioritura anticipata della acacia, soprattutto nella zona di pianura con buone importazioni, anche se di miele non proprio uniflorale, ma con inclusione di altri nettari.
- Purtroppo alla fine di aprile sono iniziate le precipitazioni che non hanno dato tregua fino ai primi di giugno con repentini cali di temperatura , e visto la notevole presenza di api negli alveari con 6 – 7 telaini di covata, ha comportato il consumo di tutte le scorte presenti negli alveari e , dove erano presenti già i melari con il raccolto, il consumo quasi totale della produzione primaverile.
- Per poter salvare le famiglie entrate in crisi per fame si è quindi reso necessario il continuo nutrimento di soccorso con canditi o sciroppi, fino a circa metà del mese di giugno…
- Abbiamo avuto segnalazioni di famiglie morte a causa della mancanza di nutrizione .
- Oltre a ciò la situazione anomala ha comportato il fatto che ci sia stato un calo delle sciamature e le uniche avvenute erano per la maggior parte causate dallo stress subito dalle api per la riduzione della nutrizione, lo sciame usciva dall’alveare con pochissime scorte e se non veniva catturato entro breve tempo era destinato alla morte per fame, stessa sorte per la famiglia madre.
- A seguito della mancanza di scorte si sono avuti casi di cannibalismo da parte delle api , le quali per poter sopravvivere e riuscire a scaldare la covata opercolata, si nutrivano della larve in allevamento , inoltre non nutrivano più i fuchi relegandoli fuori dagli alveari , situazione che solitamente accade alla fine dell’estate.
- Altra anomalia : ci segnalano che circa il 50% delle regine vergini hanno avuto problemi con la fecondazione , una volta rientrate nella famiglia e dopo la prima deposizione venivano, nella maggior parte dei casi , sostituite dalle api.
- Nelle ultime 3 settimane, visto il miglioramento delle condizioni meteo, nella zona pedemontana e montana , fortunatamente si sono avute le prime importazioni di nettare di tiglio e castagno che stanno reintegrando le scorte dei nidi e riempiendo qualche melario. Nelle zone di pianura purtroppo le importazioni sono sufficienti per il solo reintegro delle scorte , è da sperare qualcosa nelle zone in cui saranno presenti girasoli o erba medica.
- Speriamo almeno che quest’anno si abbia una buona importazione di edera per il reintegro delle scorte per invernamento, vi ricordo comunque che a causa della repentina cristallizzazione del miele di edera e quindi della impossibilità da parte delle api di utilizzarlo nel periodo invernale , è opportuno integrare durante l’importazione del nettare utilizzando sciroppo zuccherino in modo che venga diluito.
- Vista la situazione anomala generale, è opportuno iniziare quest’anno in anticipo di almeno 15 giorni i trattamenti per la varroa , e per evitare poi le eventuali reinfestazioni autunnali, eventualmente integrare un ulteriore trattamento con timoli nel periodo da settembre a ottobre.
- Vi ricordo altresì che, per coloro che li hanno prenotati, sono in distribuzione suddetti presidi presso gli uffici del consorzio e vi sollecito a ritirarli.
Giugno/Luglio 2024
Il tecnico: Roberto De Cecco