Piacevole serata quella trascorsa l’altra sera all’Hotel Cristallo ad Udine, completamente dedicata alla riscoperta del miele di Millefiori. Miele questo, troppo spesso preferito, a torto, a mieli considerati più “nobili”.
La manifestazione, voluta dal Consorzio Apicoltori della Provincia di Udine, con l’ausilio dell’ARPA e dell’Associazione Ape Carnica Friulana, ha visto la partecipazione di un buon pubblico che si è dimostrato attento e partecipativo. Pubblico che ha apprezzato il valore qualitativo dei mieli presentati ed analizzati, magistralmente, dalla relatrice Dott.ssa Francesca Gobbo, alla quale va, fin d’ora, il nostro più sentito ringraziamento per la professionalità, competenza e simpatia con le quali ha saputo gestire l’intera serata. In verità, già quando si era nella fase di preparazione degli assaggi, noi che riempivamo i bicchierini avevamo percepito di essere in presenza di mieli eccellenti e di valore. D’un balzo la Primavera era in quella stanza. Profumi di fiori primaverili, frammisti ad odori di fieno e di paglia lasciata al sole ad asciugare, sentore di lamponi…aleggiavano nell’aria. Si era talmente immersi in quei profumi che, chiudendo gli occhi, riuscivamo, perfino, a percepire i diversi areali dove, le nostre infaticabili api bottinano.
Il pubblico presente è stato fin da subito coinvolto, dapprima con le splendide e suggestive immagini delle multivisioni del Circolo Fotografico Palmarino, poi con le tecniche di analisi sensoriale insegnate dalla Relatrice per trarre, da quel miele, ogni indicazione e percepire ogni profumo e sensazione. Ha osservato, ha spalmato la massa fluida attorno alle pareti dei bicchierini, ha annusato profondamente, ha gustato ed è…rimasto in estasi. Qualcuno ha chiuso gli occhi per creare, meglio, quel collegamento fra la materia e lo spirito…tutti, alla fine, hanno percepito e capito che il miele di Millefiori è un miele diverso, unico e tipico che racchiude tutti i segreti dei luoghi visitati dalle api. E’, come qualcuno l’altra sera con la voce piena di emozione ha detto:” una poesia che rispecchia la bellezza della natura”. Io di fronte a tale affermazione non mi sento di aggiungere nulla.
Ringraziamenti
Un grazie particolare, in primis, agli apicoltori che hanno donato queste eccellenze e reso la serata unica ed indimenticabile. A Mauro Arves che con il suo Millefiori, prodotto sotto al Matajur, ne ha permesso di apprezzare il suo bouquet delicato ed equilibrato. A Riccardo Durì che con il suo di “Millefiori di alta montagna” ci ha permesso di trasferire la nostra mente nella solitudine di quelle altezze e farci percepire i profumi, i sentori ed i colori rosati dei lamponi. A Silvan Ferfoja che ci ha permesso di degustare un Millefiori del Carso permeato dei profumi tipici di quella terra selvaggia ed incantevole; un miele dal profumo fortemente intenso con un aroma che ci riportava alla mente la confettura di ciliegio. A Christian Revelant che ha presentato un Millefiori primaverile con profumi tipici del periodo: fiori rigogliosi ed abbondanti, fieno lasciato ad essiccare con un leggero aroma di cera. Da ultimo, ma non ultimo, ad Alfredo Marson che con il suo Millefiori ci ha riportato nella testa i profumi forti della sua terra con aromi decisi di resina che richiamavano i tigli in fiore. Cosa dire ai miei compagni preparatori dell’evento? Solo un grandissimo grazie…loro capiranno cosa è racchiuso in quella parola…a Roberta Bittolo un grazie per la sua precisione e competenza ad Alessandro Manzano…come riempie lui i bicchierini con il miele …nessuno. Grazie amici la serata è andata veramente bene anche per il vostro utile lavoro. Un grazie grande così anche a Roberto De Cecco perché, con le sue opere artistiche ed originali, ha saputo impreziosire la sala ricevendo un grande applauso di ammirazione e consenso. Di Francesca Gobbo ho già detto, qui aggiungo, ancora, che è una bella realtà e che, sicuramente, ci darà ancora molta soddisfazione.
Il Presidente del Consorzio Dott. Luigi Capponi
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