Meeting di Apicoltura 2017
Grande partecipazione di apicoltori ed interesse costante fino alla fine, ieri 29 gennaio, al Convegno organizzato dal Consorzio apicoltori della Provincia di Udine, nel quale sono stati trattati temi di importanza vitale per le api e per la stessa apicoltura. Tutto ciò sta a dimostrare che, quando l’argomento principale ritorna alle api, il popolo delle api si attiva e risponde numeroso perché ama quel mondo. L’ottavo Meeting di Apicoltura in FVG, che ha avuto luogo, come consuetudine, presso l’Ente Fiera Udine-Gorizia di Torreano di Martignacco (UD), è stato molto interessante perché ha trattato tematiche molto sentite ed importanti per l’ apicoltura. La prima, tenuta dal prof. Marco Porporato, dell’Università di Torino, dal titolo. “Il predatore delle api Vespa Velutina e l’attività di contrasto svolta in Italia dal progetto Life Stopvespa” è stata veramente molto seguita anche per la bravura e la professionalità del Relatore che, con semplici parole, ci ha permesso di capire temi complessi e comportamenti particolari di questa nuova specie invasiva. Si è capito che la tempestività delle, eventuali, segnalazioni a chi di dovere è la condizione necessaria per cercare di limitare al massimo la propagazione di tale insetto nocivo. A questo proposito il Consorzio ha distribuito a tutti i partecipanti un pieghevole illustrativo, realizzato a cura del Laboratorio Apistico Regionale, per permettere un rapido riconoscimento ed una tempestiva segnalazione.
La seconda relazione dal titolo “ Conservazione e selezione dell’Apis Mellifera Carnica nella regione di Kozjansko (SLO)” tenuta da Matija Kostomaj, allevatore e selezionatore di api regine, ha fatto il punto su come allevare regine e favorire caratteristiche genetiche che permettano un maggior controllo, da parte delle api, del numero delle Varroe all’interno della famiglia. Il comportamento igienico è ereditabile e può, pertanto, essere migliorato con la selezione con effetti benefici sulla salute degli alveari. Kostomaj ha puntualizzato come la velocità di rimozione della covata morta sia un parametro base per la valutazione del comportamento igienico descrivendo un sistema di verifica denominato VHS (Varroa Sensitive Hygiene) cioè comportamento igienico delle api sensibili alla varroa, che lasciano ben sperare per il futuro.
L’ultima relazione, divisa in due parti, dal titolo:”Residui Metalli pesanti nel miele: analisi chimiche e risultati della campagna analisi 2016”, è stata anch’essa molto interessante. Nella prima Federica Gazziola, della società Leochimica srl, ha illustrato i meccanismi che fanno si che i metalli possano rilasciare loro molecole che hanno la capacità di essere inglobate dal miele, ponendo l’accento sul fatto che le saldature sono la parte più debole dei contenitori, in uso in apicoltura, perchè facilmente interessati a processi di ossidazione. Nella seconda, Alessia Movia, esperta in GIS, ha illustrato i risultati delle analisi effettuate, per l’anno 2016, dal Consorzio su un campione di mieli conferiti da diversi apiari, ubicati nella nostra Provincia, da cui si evince che i mieli prodotti sono, sostanzialmente, molto al di sotto della soglia di attenzione prevista dalla Legge.