La stagione apistica è ormai arrivata al termine.
Nel lungo e anomalo periodo siccitoso le famiglie hanno sofferto a causa della mancanza di importazione di nettare e soprattutto di polline, tale situazione ha provocato blocchi di deposizione da parte della regina che si ripercuotono ora con famiglie con popolazione sotto la media. la situazione è leggermente migliore nella zona montana dove si sono avute precipitazioni minime.
Ormai i trattamenti per il controllo dell’infestazione da Varroa dovrebbero essere in parte terminati. A parte qualche caso non abbiamo ricevuto segnalazione di problematiche dovute al parassita, probabilmente a causa dei blocchi di covata anomali le infestazioni risultano nella maggior parte dei casi sotto la norma.
Vi raccomandiamo di effettuare le visite per la verifica dello stato delle scorte presenti negli alveari che, per avere un ottimale invernamento devono essere di almeno 4 telaini di miele, in caso consigliamo l’integrazione con candito o sciroppi zuccherini.
Durante tali visite di controllo vi raccomandiamo di stringere le famiglie spostando quindi i telaini non coperti dalle api interponendo gli appositi diaframmi.
In diversi aerali della nostra provincia in questo periodo, anche se in ritardo rispetto agli anni precedenti, è in fioritura l’edera e le famiglie stanno importando sia nettare che polline. Tale situazione stimola la deposizione della regina, di conto le api non avendo a disposizione i melari stivano il nettare nella zona di deposizione riducendo quindi la possibilità per la regina di continuare l’ovodeposizione. Vi consigliamo quindi, se avete a disposizione telaini già costruiti, di inserirli nella zona limitrofa alla covata. Vi rammento inoltre che il miele di edera cristallizza molto velocemente nei telai e che è di difficile utilizzo durante il periodo invernale per le api, ma viene comunque utilizzato nel periodo primaverile. Verificare quindi che le famiglie abbiano a disposizione anche telaini di miele di altra tipologia altrimenti è necessario inserire del candito.
Probabilmente a causa delle condizioni climatiche particolari di questa stagione, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di presenza di numerosi calabroni nei vari apiari che catturavano le api sia in volo che sui predellini per nutrirsi. Dal nostro monitoraggio e catture effettuate con trappole inserite in apiari test abbiamo verificato che gli individui sono “fortunatamente” calabroni autoctoni e non la temibile Vespa Velutina . Vi ricordiamo che la cattura di tali imenotteri si può effettuare utilizzando apposite trappole usando come esca della comune birra. Per ridurre il numero degli individui è opportuno che in tutti gli apiari siano posizionate tali trappole, costano pochi euro, e soprattutto, se utilizzate in primavera catturano le nuove regine riducendo drasticamente il numero dei calabroni presenti durante la stagione.
Per verificare l’efficacia dei prodotti forniti per il controllo della Varroa, con le richieste dei censimenti abbiamo provveduto a inviarvi un questionario che vi preghiamo di compilare e reinvitarci, tali risultati ci aiuteranno a prevedere il nuovo piano di lotta per la stagione futura.
Il tecnico: Roberto De Cecco