Visto il periodo primaverile in cui solitamente possono venire effettuati, da parte degli agricoltori, dei trattamenti con fitofarmaci su piante da frutto e su coltivazioni, in caso si riscontrassero nei propri alveari:
- api tremanti , confuse , incapaci di volare , che cadono dal predellino o dai favi;
- api a terra che girano in tondo ( come fossero paralizzate da un lato);
- api morte ammassate sui predellini o davanti agli alveari;
- riduzione repentina della presenza di api bottinatrici;
potrebbe essere un segnale di probabile avvelenamento da fitofarmaci.
In caso di sospetto avvelenamento la procedura per l’attivazione delle verifiche è la seguente:
– chiamare la segreteria del consorzio che provvederà ad inoltrare la segnalazione al ufficiale veterinario competente il quale, con il tecnico apistico e gli agenti del Corpo Forestale Regionale, effettuerà i dovuti prelievi sia sugli alveari sia sulle specie vegetali limitrofe all’apiario.
In caso chiamate fuori orario ufficio potete contattare direttamente il tecnico apistico il quale attiverà la suindicata procedura .
Visto che i principi attivi presenti nei fitofarmaci degradano velocemente, nell’attesa dell’intervento in apiario, consiglio il prelievo di api morte o morenti ponendole in un vasetto da 500gr di miele e quindi conservarle in congelatore, e verranno poi consegnate al veterinario competente, i prelievi sulle specie vegetali invece devono essere effettuate unicamente dagli operatori del Corpo Forestale.
Vi consiglio inoltre che in caso di una notevole e repentina moria delle api è opportuno chiudere le porticine delle arnie ed eventualmente posare dei melari vuoti selle arnie in modo che le api riescano a controllare l’aumento della temperatura interna alla covata.
In caso di repentina riduzione delle api bottinatrici la procedura suddetta è di difficile applicazione in quanto non è possibile effettuare i prelievi di legge , è in ogni caso necessario comunicare l’anomalia al Consorzio o al tecnico apistico.
Il tecnico: Roberto De Cecco