Anche quest’anno inverno fuori norma rispetto alle nostre zone . Inizio della stagione con clima caldo e con le famiglie che, come sarebbe dovuto avvenire, non entravano in blocco di covata, ciò ha provocato la proliferazione della varroa negli apiari in cui non sono stati effettuati correttamente i trattamenti e ha reso poco efficace la somministrazione di acido ossalico gocciolato per abbattere le rimanenti varroe foretiche. Dove sono stati effettuati i blocchi di covata la situazione è risultata leggermente migliore. Quanto sopra ha ridotto notevolmente le popolazioni negli alveari con segnalazioni di qualche moria dovuta alla ridotta dimensione dei glomeri invernali.
A parte gli ultimi 20 giorni in cui le temperature si sono mantenute nella norma del periodo , le piante hanno iniziato molto in anticipo il ciclo vegetativo con i noccioli che hanno già finito la produzione di polline.
Da verifiche le famiglie presentano già rose di covata di circa 10 -15 cm su 2-3 telaini, questo implica il fatto che le api iniziano a consumare le scorte invernali.
Vi raccomandiamo quindi
di verificare con urgenza la situazione scorte negli alveari , soppesando gli stessi e, nelle ore più soleggiate del primo pomeriggio, valutare l’eventuale apertura dei copri-favi , senza però effettuare spostamenti dei telaini per evitare la rottura dell’eventuale glomere, verificando quindi la forza della famiglia, se le temperature sono superiori ai 13 gradi eventualmente stringere le famiglie sui soli telaini che risultano coperti dalle api ; su quelle che visivamente risultassero deboli o scarse di scorte, introdurre direttamente sopra i favi al centro del glomere il nutrimento di soccorso , in questo caso candito, riponendo poi il copri-favo rovesciato.
Consiglio inoltre , visto il periodo siccitoso, di porre tra i telaini e il copri-favo un foglio di nylon il quale permetterà alle api di raccogliere l’eventuale acqua di condensa prodotta dal calore stesso della famiglia.
All’inizio della stagione primaverile oltre alle api incominciano a svilupparsi anche le famiglie di Calabroni e vespe, vi ricordo che la scorsa stagione a causa, tanto per cambiare, del clima anomalo le popolazioni di suddetti imenotteri sono notevolmente aumentate creando dei grossi problemi negli apiari. Vi consigliamo quindi di predisporre in ogni apiario delle trappole per la cattura dei sopracitati predatori . In questo periodo le catture sarebbero di sole regine e quindi il numero degli individui presenti durante la stagione sarebbe notevolmente ridotto. Tali catture sarebbero utili altresì per verificare l’eventuale presenza della Vespa Velutina già segnalata in Veneto. Vi segnalo che ai partecipanti agli incontri mandamentali verrà fornita gratuitamente la trappola con le istruzioni per l’utilizzo.
Il tecnico: Roberto De Cecco